Frattura ossea: tutto ciò che devi sapere per poterla affrontare.
Siamo programmati per mantenerci in salute: ecco perché una frattura rappresenta una condizione di emergenza da cui recuperare il prima possibile.
Quando un osso si frattura, il nostro organismo si attiva per riportarci allo stato di salute.
Il sistema funziona, ma anche noi abbiamo il nostro ruolo nel favorire la guarigione e accelerare il processo di recupero.
Scopri in questo articolo tutto ciò che puoi fare per aiutarti a guarire da una frattura.
Cos’è una frattura
Quando avviene una frattura la struttura ossea interessata subisce un’interruzione della sua integrità.
Si tratta di una situazione patologica che insorge quando l’osso subisce un trauma la cui entità supera la capacità di resistenza dell’osso stesso.
La potenza del trauma in grado di provocare una frattura può variare, molto dipende dalle condizioni dell’osso interessato.
Pensa che mediamente un apparato scheletrico sano ha una forza pari a quella dell’acciaio ed un’elasticità che permette di resistere a impatti anche di grave entità.
Ci sono tuttavia condizioni che possono rendere l’osso più soggetto al rischio di frattura: patologie o sollecitazioni prolungate e costanti sull’osso che lo sottopongono a stress.
Tipi di frattura
Le fratture si possono classificare per diversi criteri.
Si può innanzitutto distinguere tra frattura diretta e indiretta: la prima avviene in corrispondenza del punto su cui insiste il trauma, la seconda al contrario si sviluppa come conseguenza del trauma ma in un punto diverso.
Un’altra distinzione si fa tra:
- frattura composta: è il caso in cui i monconi dell’osso fratturato restano in posizione;
- frattura scomposta: quando i monconi dell’osso si disallineano e perdono il contatto tra loro.
La frattura inoltre può essere chiusa, quando l’osso non lacera lo strato di pelle, e al contrario esposta quando il moncone fuoriesce lacerando la pelle e risulta visibile dall’esterno.
Cause di una frattura
Come abbiamo detto le fratture possono avvenire per diversi motivi.
La causa più diffusa è un trauma di entità tale da superare la resistenza e l’elasticità ossea.
In questo caso l’entità in grado di provocare una frattura varia in base alla condizione ossea del soggetto: nel caso di una struttura ossea giovane e sana naturalmente sarà necessaria una forza importante per causare una frattura, nel caso in cui invece l’apparato osseo sia debole e soggetto a condizione patologica basterà anche un lieve impatto per provocare la rottura.
Una demineralizzazione ossea patologica è molto pericolosa, non solo perché riduce la capacità di resistenza dell’osso, ma anche perché quando le ossa sono troppo deboli possono addirittura cedere e fratturarsi senza che vi sia un trauma esterno ad insistere sulla struttura.
Accade in particolare alla colonna e si parla appunto di cedimenti vertebrali: una ridotta densità ossea rende le vertebre incapaci di sorreggere il peso cui sono sottoposte.
Collegate ad altra causa sono invece le fratture da stress che avvengono quando una struttura viene sottoposta per un periodo prolungato ad eccessiva sollecitazione. È il caso per esempio degli atleti marciatori che sottopongono a stress il metatarso.
Sintomi di una frattura
La sintomatologia di una frattura è in generale piuttosto riconoscibile:
- dolore della parte che ha subito la lesione
- gonfiore
- ematoma
- impossibilità di movimento o riduzione della motilità
Nonostante nella maggior parte dei casi il dolore sia accentuato, talvolta la frattura avviene senza che la persona se ne accorga.
Accade quando è presente una condizione patologica di demineralizzazione alla colonna come quella di cui ti parlavo nel precedente paragrafo.
Molti pazienti scoprono cedimenti vertebrali di cui non erano a conoscenza in seguito a esami di routine.
Come viene diagnosticata una frattura
Abbiamo visto che i sintomi della frattura sono generalmente abbastanza inequivocabili, tuttavia per diagnosticare e stimare l’entità della frattura è necessaria una radiografia.
Grazie alla radiografia è possibile valutare come intervenire: se è sufficiente immobilizzare la frattura o bisogna intervenire chirurgicamente.
La riparazione è favorita quando i monconi dell’osso sono allineati e a contatto, perciò talvolta è necessario posizionarli.
Si può accelerare la guarigione di una frattura?
La guarigione di una frattura si può descrivere diverse fasi:
- si forma l’ematoma nella zona circostante la frattura;
- l’ematoma si riassorbe e l’area della frattura viene pulita e preparata per la ricostruzione del tessuto;
- si forma il callo osseo, il tessuto molle che precede la formazione del nuovo osso;
- il nuovo tessuto si consolida fino a raggiungere la naturale compattezza ossea.
I tempi di guarigione possono variare in base al tipo di frattura e alla zona interessata.
Un osso fratturato impiega all’incirca dalle 6 alle 8 settimane per riformarsi, ma i tempi possono cambiare in base a diversi fattori: il tipo di alimentazione, la condizione ossea…
Il desiderio più grande di chi affronta una frattura è poter tornare alla normalità il prima possibile.
La prima buona abitudine per favorire il recupero è lasciare a riposo la zona della frattura limitando il movimento. Per questo una frattura può costringere ad interrompere la propria quotidianità e le proprie abitudini, ma se sapessimo come favorire e accelerare il processo di guarigione?
Come trattare una frattura
Quando l’organismo si ritrova a dover affrontare una frattura, dedica tutte le sue energie e risorse a riparare il danno per riportare il sistema allo stato di salute.
Ecco perché le necessità nutrizionali in questo momento aumentano: l’organismo richiede minerali, vitamine e proteine per ricostruire il tessuto e ricongiungere la rottura.
Il primo fondamentale accorgimento da avere quando si affronta una frattura è alimentarsi correttamente… ma cosa vuol dire correttamente?
La regola d’oro quando si parla di alimentazione è raggiungere il fabbisogno nutrizionale.
In base alle proprie caratteristiche e abitudini, si calcola qual è il giusto apporto di nutrienti.
Nel caso di una frattura tutti pensiamo subito al calcio, dimenticandoci che la matrice vivente dell’osso è fatta di proteine. In condizioni di salute normali (senza contare l’attività sportiva) il fabbisogno proteico si aggira attorno a 1 gr di proteine per kg di peso corporeo, quando avviene una frattura dobbiamo considerare che aumenta ad almeno 1,2 gr per kg di peso corporeo.
Facciamo quindi un esempio pratico: una persona che pesa all’incirca 65 kg e non fa attività sportiva intensa, dovrà introdurre quotidianamente 78 gr di proteine.
Attenzione 78 gr di proteine non sono 78 gr di carne!
Pensa che una bistecca da 100 gr contiene circa 20 gr di proteine, ecco perché le proteine vanno consumate ad ogni pasto.
Oltre all’alimentazione, per velocizzare il recupero e supportare la riparazione in particolare quando la struttura ossea è debole è utile aiutarsi con un integratore.
Vuoi approfondire il ruolo delle proteine per il tessuto osseo? Leggi l’articolo completo: “Ossa e nutrienti: a cosa servono le proteine?”
Cosa integrare
Ok, voglio aiutare le mie ossa ma come devo farlo?
L’integrazione delle sostanze va sempre valutata in base al caso specifico: lo specialista indicherà quali sono le sostanze da integrare e in quale quantità.
♦ Partiamo dalla prima sostanza da integrare che aiuta addirittura a dimezzare i tempi di recupero: il collagene.
Come ti raccontavo, la matrice vivente ossea, ossia quella parte che si rigenera continuamente, è costituita da fibre di collagene.
Il collagene è utilissimo nel recupero da una frattura perché, in particolare nella fase di formazione del callo osseo, accelera la generazione di questo tessuto molle e quindi la neoformazione dell’osso.
Neogela è l’unico integratore di collagene puro: efficace, sicuro, certificato.
♦ Una volta pensato a creare una buona base di fibre di collagene, si può pensare anche a cosa mettere sopra questa base. Le fibre di collagene compongono il tappeto sopra cui si depositano i cristalli di calcio ed ecco qui il nostro secondo nutriente.
Integrare il calcio è un supporto alla formazione della parte minerale ossea, quella che dà durezza all’osso.
♦ A supporto della formazione minerale dell’osso si possono integrare anche vitamine come la vitamina D e la vitamina K2.
Queste due vitamine sono coinvolte nel metabolismo del calcio: la vitamina D regola l’assorbimento del calcio a livello ematico e la vitamina K2 attiva le proteine che si occupano di convogliare il calcio verso le ossa e legarlo al tessuto.
Ora che conosci tutti questi aspetti, non avrai dubbi di fronte a una frattura e saprai come comportarti per guarire al più presto.
Hai mai dovuto affrontare una frattura? Come ti sei comportato? Hai modificato la tua dieta? Parliamone nei commenti!
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