Lo sport può convivere con una patologia invalidante come l’artrosi dell’anca?
È possibile affrontare il rischio di artrosi dell’anca per uno sportivo che desidera continuare a vivere lo sport?
In questo articolo andiamo ad esplorare come uno sportivo o appassionato di movimento può e deve affrontare il rischio eventuale o reale di artrosi dell’anca.
Scopri come continuare a vivere la tua passione per lo sport.
Artrosi all’anca: cos’è e le cause
L’artrosi è una condizione patologica che deriva dal deterioramento della cartilagine che riveste le estremità articolari. La cartilagine funge da cuscinetto protettivo per evitare che le ossa che compongono l’articolazione arrivino a toccarsi sfregandosi.
Nel caso di artrosi all’anca, a deteriorarsi è la cartilagine che riveste la testa del femore e l’estremità del bacino.
L’artrosi è una condizione spesso connessa all’invecchiamento, che si sviluppa in soggetti oltre i 60 anni per usura delle cartilagini.
Ci sono però altre cause di artrosi all’anca oltre all’invecchiamento:
- sport: lo stress usurante dell’attività sportiva, in particolare quando prolungata e intensa, accelera il deterioramento della cartilagine;
- obesità: il peso eccessivo grava sulle articolazioni provocando l’usura del tessuto cartilagineo;
- malformazioni congenite o traumi: possono provocare scompensi nella distribuzione del peso che portano al consumo della cartilagine;
- predisposizione genetica: se nella propria famiglia ci sono casi di artrosi, si è maggiormente esposti al rischio.
Quali sport aumentano il rischio di artrosi all’anca
È possibile che lo sport favorisca l’insorgere di artrosi?
Purtroppo sì. Le articolazioni sono tra le strutture maggiormente sottoposte a stress con lo sport, in particolare con alcune discipline.
Dobbiamo fare una precisazione per capire effettivamente come lo sport può portare ad una condizione patologica.
La cartilagine è un tessuto non vascolarizzato, ossia non vi sono vasi sanguigni che arrivano all’interno delle cartilagini. Questo comporta che il processo di nutrimento sia molto più lento e e sia di conseguenza più accelerato il deterioramento.
L’uso prolungato delle articolazioni con lo sport fa sì che si usurino più velocemente.
Il rischio di artrosi all’anca diventa reale quando si praticano regolarmente sport come:
- calcio
- rugby
- corsa
- basket
Gli scatti e i cambi di direzione continui di queste discipline stressano particolarmente le articolazioni e accelerano il deterioramento, fino a portare nei casi più gravi ad un assottigliamento tale della cartilagine che le estremità ossee arrivano a toccarsi.
Quali sono i sintomi dell’artrosi all’anca
Il sintomo più evidente dell’artrosi all’anca è il dolore che si può avvertire a livello dell’inguine ma anche lungo la coscia, fino al ginocchio. Nel tentativo di alleviare il dolore talvolta infatti si assumono delle posture inadeguate che espandono la zona di dolore.
Il campanello di allarme si deve accendere quando il dolore nasce da normali attività quotidiane come alzarsi dalla sedia o salire e scendere le scale. In fase iniziale il dolore generalmente si avverte solo quando si carica l’anca, tuttavia con l’avanzare della patologia si arriva a sentirlo anche a riposo.
Si può continuare a fare sport con artrosi all’anca?
Continuare a fare attività fisica con un dolore persistente non è certo semplice, né salutare. E quale peggiore incubo per uno sportivo dover abbandonare l’attività fisica a causa di un problema fisico invalidante.
L’artrosi all’anca è una patologia degenerativa, ma questo vuol dire che non è più possibile fare sport né recuperare la funzionalità dell’anca?
No, fortunatamente non è così.
Certo, magari non potrai riprendere l’attività sportiva come prima ma ci sono degli sport che sono addirittura consigliati in caso di artrosi all’anca.
Si tratta di attività sportive che non caricano l’articolazione e puntano a ridurre il dolore e ad aumentare la stabilità e flessibilità.
Gli sport consigliati in caso di artrosi all’anca:
- nuoto: l’assenza di gravità permette di tenere in movimento le articolazioni senza sovraccaricarle;
- bicicletta, o cyclette: è possibile dedicarsi a questa attività senza intraprendere percorsi che costringano a forzare. Alleggerendo il carico sugli arti inferiori si dà sollievo all’articolazione consentendone il movimento;
- pilates e yoga: oltre a migliorare la flessibilità articolare sono sport utili perché permettono di lavorare sulla postura e sul muscolo che ha una funzione fondamentale per supportare le strutture articolari;
- camminata: in questo caso si deve valutare se sono necessari sostegni come bastoncini e scegliere dei percorsi che non sottopongano a sforzo l’anca.
Affrontare l’artrosi con il collagene
Alla fine di questo breve percorso vorrei aggiungere un piccolo ma grande consiglio su come preservare la salute delle tue articolazioni, in particolare se ami lo sport e non vuoi smettere di allenarti.
C’è una infatti una sostanza di cui gran parte di noi si compone e che è il principale componente di ossa, cartilagini, tendini, legamenti, muscoli…
Si tratta del collagene.
Nonostante sia un componente fondamentale, produciamo collagene solo fino ai 25 anni circa e da lì tutti i nostri tessuti cominciano a perdere vigore ed invecchiare.
Come abbiamo visto in precedenza, le cartilagini si nutrono in modo lento. Figuriamoci quando il collagene comincia a mancare.
Perciò come fare?
Semplice, basta integrarlo.
Avere in circolo i giusti amminoacidi, stimola le cellule ossee a rigenerare ossa e cartilagini.
Non tutti i tipi di collagene sono però uguali, l’unico puro e certificato è Neogela: scoprilo ora!
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